TRAPANI. Una delegazione di lavoratori del CIE di Milo, insieme ai segretari UILUCS E CISL-FP, sono stati ricevuti in Prefettura per discutere della situazione di stallo che il centro sta attraversando. Il centro, dopo una gestione fallimentare versa in precarie condizioni strutturali, dovute anche al sovraccarico di migranti degli ultimi anni.
Adesso i lavoratori chiedono al prefetto rassicurazioni sui posti di lavoro, dopo il paventato spettro del licenziamento, a fronte delle voci di chiusura del centro stesso.Le notizie che giungono sembrano dare buone speranze: i 60 posti di lavoro dovrebbero essere salvaguardati dal contratto di prossimità stipulato con la croce rossa. Dalla prefettura si apprende che sono stati chiesti al governo i fondi per pagare gli stipendi arretrati e che si sta cercando di sbloccare il contenzioso in atto con la ditta che dovrebbe portare a termine i lavori di ristrutturazione necessari alla riapertura . A lavori ultimati i posti del CIE di Milo dovrebbero essere 204.