CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Funziona così in Sicilia: un numero sproporzionato di impiegati forestali che però non svolgono nessun ruolo nel momento di necessità. Il patrimonio boschivo siciliano è costantemente offeso perchè non esistono di fatto dei controlli reali sul territorio. Dopo l’ incendio degli scorso giorni che ha colpito Scopello, l’amministrazione di Castellammare ha chiesto l’intervento dell’esercito per presidiare la zona:
«Un vero inferno. Un fronte di fuoco vastissimo e dunque difficilissimo da arginare. Chiediamo l’intervento dell’esercito. Occorrono controlli di natura straordinaria per prevenire ed individuare chi attua questi inaccettabili atti criminali. Chiediamo al Prefetto, che si era già espresso favorevolmente in tal senso, di sollecitare la presenza militare sul nostro vastissimo territorio, stuprato continuamente, con seri rischi per l’incolumità pubblica, come si è verificato ieri. Con i mezzi che abbiamo ora a disposizione non è possibile fare altro» Ha affermato il vicesindaco Gaspare Canzoneri, dopo il gravissimo incendio che dal pomeriggio di ieri, e fino a notte inoltrata, ha interessato tutta l’area attorno al borgo di Scopello.
L’osservazione del propagarsi delle fiamme ha fatto dedurre che si trattasse di due incendi diversi appiccati in due punti distanti tra di loro che hanno divorato la vegetazione attorno al borgo di Scopello. «La scorsa settimana, in prospettiva di questa possibilità,abbiamo accelerato il piano di protezione civile. Eravamo stati allertati dalla prefettura -continua il vicesindaco Gaspare Canzoneri- e le nostre associazioni di volontariato erano già sul posto per segnalare e prevenire i primi focolai. Ieri, però è successo quello che speravamo non accadesse più: ancora una volta uno scempio paesaggistico, morale, culturale, economico. Ancora un danno enorme, di valore inestimabile. La vegetazione di Scopello in fumo, il paese circondato dal fuoco, fino alla riserva naturale orientata dello Zingaro. Abbiamo evacuato, facendolo anche personalmente noi amministratori, numerose famiglie e partendo, secondo il piano di protezione civile, dalle zone più densamente popolate per poi passare alle periferie. I turisti sono stati alloggiati negli alberghi. Ad aprile era stata emessa l’ordinanza per la pulizia dei terreni ed abbiamo chiesto la relazione del comando di polizia municipale per risalire a chi non si è attenuto alle direttive. Oggi faremo un ulteriore sopralluogo. Lunedì, a San Vito lo Capo, il sindaco Nicolò Coppola e gli altri sindaci del territorio interessato, si erano incontrati con i responsabili dell’azienda regionale Foreste, alla presenza della Dottoressa Restuccia, che ha promosso l’incontro, mettendo a punto un piano per fronteggiare quel che si temeva accadesse e che puntualmente si è verificato: l’incontro ha consentito di coordinare al meglio gli interventi. Io e il sindaco Nicolò Coppola, che si trova fuori sede, ringraziamo personalmente -conclude il vicesindaco Gaspare Canzoneri -gli uomini ed i volontari della Protezione Civile, del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco, Polizia e Carabinieri che hanno lavorato senza tregua».