TRAPANI. Inserimento all’interno di una comunità. Questa l’ordinanza eseguita, nella mattina di domenica scorsa, dal personale della Polizia di Stato della Sezione Squadra Mobile di Trapani nei confronti di un minore di Mazara del Vallo, macchiatosi del reato di abusi sessuali nei confronti di una minorenne. L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. presso il tribunale per Minorenni di Palermo, su richiesta del Sost. Proc. della Repubblica Claudia Caramanna. La vittima degli abusi pare fosse un’allieva del minorenne, il quale nel ruolo di insegnante di musica impartiva lezioni private alla giovane di poco più di dieci anni. Le indagini sono scattate a seguito di una confessione che la stessa avrebbe fatto alla madre e, successivamente, anche a una psicologa, alla quale ha rivelato con dovizia di particolari gli abusi che era stata costretta a subire all’interno dell’abitazione dell’indagato, durante le ore in cui avrebbero dovuto svolgersi le lezioni. Alcuni accertamenti fatti sul giovane e sul contesto socio-familiare in cui vive, hanno messo in luce l’indole deviata e prevaricatrice del minore che ha approfittato della sua qualità di maestro per approfittare dell’innocenza della ragazzina. Il reato in questione ha condotto il ragazzo in una comunità per minori con la finalità di intraprendere un percorso rieducativo. Una vicenda che si è conclusa nel modo più giusto se pensiamo che, invece, molti abusi restano spesso rinchiusi fra le mura domestiche per paura di denunciare. Situazione, quest’ultima, che non agevola certamente il contrasto di un fenomeno doloroso, inquietante e in grado di rompere l’equilibrio psico-fisico della persona.