Favori in cambio di sostegno elettorale

ruggirello58Condannato il consigliere comunale di Trapani Giuseppe Ruggirello, funzionario dell’Agenzia delle Entrate ed ex presidente della sezione Fgci (federazione gioco calcio).

L’operazione Matrioska condotta alcuni anni addietro dalla Squadra Mobile di Trapani ha visto la quasi totale conferma delle ipotesi di accusa nella sentenza pronunciata lunedì sera dal Tribunale di Trapani. Tra gli imputati più in vista l’attuale consigliere comunale Giuseppe Ruggirello, classe 58, funzionario dell’Agenzia delle Entrate. I giudici lo hanno condannato a due anni e tre mesi. Contro di lui le accuse di concussione. Due distinti casi. Quello per il quale è stato condannato è relativo all’aiuto fornito al titolare di una attività commerciale per evitare pesanti conseguenze economiche dopo un controllo fiscale. Ruggirello per i giudici si mise a disposizione e la tangente in questo caso è rappresentata dal sostegno elettorale che Ruggirello pretese in occasione delle amministrative del 2007. Sesso come tangenti era il secondo caso di concussione contestato al Ruggirello. Anche in questo caso era accusato di avere usato le proprie funzioni di impiegato presso l’Agenzia delle Entrate per “aiutare” il titolare di un locale a luci rosse. Ma per questo capo di accusa Ruggirello è stato assolto. Assolto perché il fatto non costituisce reato un altro politico coinvolto nell’indagine, l’ex presidente del Consiglio comunale ed ex assessore Leonardo Gianno. Come medico del pronto soccorso si sarebbe occupato di rilasciare certificati medici in favore del figlio di Giuseppe Ruggirello, Nicola, al fine di fargli ottenere il rinvio di una prova concorsuale presso i Vigili del Fuoco. Condannata a due anni per sfruttamento della prostituzione Maria Bevilacqua. Donna dai pochi scrupoli, è emerso nel dibattimento, induceva alla prostituzione anche il fratello garantendogli clienti anche altolocati come un noto avvocato del foro di Trapani. Nell’ambito dello stesso processo condannate due rumene per avere fornito falsi documenti per ottenere un permesso di soggiorno, per lo stesso reato condannato a due Giovanni Battaglieri. Assoluzione invece per il titolare di un bar, Giuseppe Lucchese.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.