Mentre la notizia degli ultimi giorni è che il noto cantante Sting si da al lusso di far pagare chi andrà a zappare e raccogliere sulle sue terre in Toscana, in Sicilia ci si trova nel pieno di una stagione che sembra nera per la viticoltura, in linea con quanto accade da diversi anni a questa parte.
A darne notizia tempo fa era stata la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, che spiegava un abbassamento dei prezzi sostanziale dovuto ad una produzione eccessiva rispetto alla media europea. Si parla di 20 euro al quintale e di un calo di oltre il 40% rispetto allo scorso anno, anno in cui si era avuta una leggera ripresa rispetto all’ultimo decennio.
Un dato allarmante per una terra che vive di agricoltura e che cerca di scongiurare anche un altro problema, l’infezione della peronospora che ammala e distrugge raccolti rendendoli inservibili.
Si è venduto poco del 2013 e questo influisce notevolmente. Ciò che sembra necessario, a detta dei componenti stessi della Confederazione Italiana agricoltori, è una programmazione ad ampio raggio e non basata sull’emergenza.