ALCAMO. Il giudice del Tribunale di Trapani, Antonio Maria Cavasino, ha assolto con sentenza pronunciata il 31 Ottobre l’ex impiegato Antonio Spinò dall’accusa di diffamazione e calunnia.
I fatti risalgono nel 2012 quando l’ex impiegato del Comune di Alcamo aveva presentato diversi esposti nei confronti dei dirigenti comunali Francesca Chirchirillo, Antonio Renda, Cristofaro Ricupati e Sebastino Luppino, oltre che a Cascio e al Sindaco Giacomo Scala.
Tutti e sei le persone coinvolte si sono costituite parte civile al processo, querelando per diffamazione e calunnia il Sig. Spinò. In un primo dibattimento nel 2013 la Procura chiede l’archiviazione del caso. Richiesta di archiviazione che trova l’opposizione da parte dei dirigenti comunali e dell’ex Sindaco Scala che hanno chiesto lo svolgimento del processo. Dopo due richieste di archiviazione da parte del PM durante le udienze tenutesi ad Aprile e poi ad Ottobre, il giudice ha deciso di assolvere Spinò perché il fatto non sussiste, nel caso della calunnia, e il fatto non costituisce reato, per quanto riguarda il capo d’accusa della diffamazione. Accolta quindi la tesi del legale di Antonio Spinò, Gaspare Benenati.
L’ex dipendente comunale trova, così, ragione dopo una lunga sofferenza nei rapporti con le varie amministrazioni comunali di Alcamo. Infatti, Spinò è noto anche per un’altra vicenda giudiziaria che negli anni è stato costretto a subire durante lo svolgimento ordinario del suo lavoro e delle sue mansioni. Per quella vicenda la Corte d’Appello ha condannato per mobbing il Comune di Alcamo.