Intervistiamo per la nostra rubrica di Salute e Benessere, l’insegnante alcamese di danza orientale, Ornella Polizzi. Scopriremo insieme a lei un nuovo modo di interpretare la danza attraverso i movimenti, il ritmo e le musiche provenienti dalle lontane terre dell’oriente e che, grazie al Mediterraneo, si sono diffuse in tutto l’occidente e nella nostra Sicilia.
1) Da diversi anni si occupa di danza orientale. Da cosa differisce rispetto alla danza classica?
Entrambe le discipline presentano tantissimi pregi. Anch’io ho studiato danza classica, da sempre considerata in occidente la base tecnica di tutte le danze, ma a mio avviso, sebbene sia lo studio ideale per raggiungere leggerezza ed eleganza, l’impostazione più rigida di alcune zone muscolari non permette la completa fluidità dei movimenti che si ricollegano alla sinuosità del corpo femminile. La Danza Orientale, è sempre una danza completa, ma prevede un’impostazione generale che si basa sulla morbidezza dei movimenti.
Tra l’altro se applichiamo gli studi del Movimento Funzionale alla danza orientale, ci si rende conto che per una corretta respirazione funzionale – elemento fondamentale per raggiungere il benessere e la completa fluidità dei movimenti – sia necessaria una tecnica e un’impostazione che renda possibile una maggiore libertà del movimento.
2) Com’è nata la passione verso questa nuova disciplina?
Non so dirvi se la mia passione per la Danza Orientale sia stata dettata dal caso o dal destino, credo forse da tutti e due: quando ero ragazzina presi parte al corpo di ballo orientale per la realizzazione dell’Opera Lo Schiaccianoci presso il Teatro Cielo D’Alcamo. Ricordo che inizialmente rifiutavo la parte di odalisca, invece poi iniziai piacevolmente ad incuriosirmi. Fu quello il mio primo impatto con la Danza del Ventre che, però, per molti anni rimase una passione nascosta nel mio inconscio.
Successivamente, superando gli anni dell’infanzia, nonostante studiassi danza classica, soffrivo di continui dolori e fastidi sulla zona cervicale e dorsale. La mia pedagogista di fiducia un giorno per risolvere il problema mi consigliò con insistenza di provare la Danza Orientale, a suo avviso la danza che per eccellenza avrebbe potuto sciogliere le mie tensioni e donarmi la fluidità che cercavo, assieme ad una maggiore autoconsapevolezza del movimento di quelle parti del corpo che per abitudine non vengono quasi mai sollecitate. All’inizio ero titubante, ma oggi voglio davvero ringraziarla perché ho finalmente trovato ciò di cui il mio corpo aveva bisogno, per cui sono fiera della mia scelta.
3) Chi può praticare la danza orientale?
Si tratta di una domanda a cui amo rispondere, poiché mi permette di affermare con gioia che la Danza Orientale è una danza per tutti! Con questo non intendo dire che non si tratti di una danza complessa ma la bella notizia è che per addentrarsi in questo mondo non occorrono particolari doti fisiche e in linea generale può essere rivolta alle donne di tutte le età. Ovviamente una buona predisposizione e una buona elasticità sono importanti per l’apprendimento, ma ho visto donne di qualsiasi età con un pizzico di coraggio riuscire ad ottenere dei risultati molto soddisfacenti.
Credo però che sia importante offrire una differenziazione nell’insegnamento in base all’obiettivo di ogni persona e per questo sono solita suddividere le mie allieve in classi differenti: quelle rivolte a coloro che entrano a far parte della “Compagnia di Danza Orientale Le muse di Deréon” studiando per obiettivi professionali; altre frequentate da allieve di giovane età, dal livello base a quello avanzato; infine una classe specifica rivolta alle mamme o alle signore che desiderano raggiungere un maggiore benessere divertendosi. Ad ogni classe sono dedicate delle specifiche tecniche di insegnamento sebbene venga sempre seguita la linea generale del Metodo Functioncraft realizzato al fine di rispondere alle diverse esigenze.
4) Si parla spesso di benefici personali, in termini di benessere psico-fisici, generati da chi pratica questa attività. Ha avuto riscontri positivi in tal senso?
Assolutamente si! I benefici che si ottengono praticando la Danza Orientale sono davvero tanti e importanti. Molte allieve mi hanno rivelato di sentirsi rigenerate sia fisicamente che interiormente dopo aver seguito per 2 anni le attività, ma prima di tutto posso affermare di aver sperimentato tali benefici su me stessa e di aver finalmente risolto i problemi che a livello muscolare mi causavano contratture e dolori da tempo.
E’ facile anche constatare quanto il lavoro sulla sinuosità dei movimenti sia fondamentale per lo sviluppo di una sana autostima e di una femminilità consapevole, sia in grado di sciogliere le rigidità fisiche o eventuali blocchi a livello psicologico, sappia donare una grande elasticità e una maggiore capacità di movimento: tutto ciò lo trovo fantastico per le donne!Non meno importanti i benefici a livello estetico: i muscoli vengono scolpiti e modellati, si bruciano tantissime calorie, gli accumuli adiposi diminuiscono e si perde peso divertendosi.
5) Lei nel corso dei suoi studi ha individuato un suo metodo personale denominato “Functioncraft” che intreccia la danza con gli studi sul movimento funzionale, la musica, lo yoga e tanto altro. Ci spieghi meglio.
Il mio Metodo di insegnamento “Functioncraft” viene fuori dalla mia visione della danza come Arte a 360 gradi: ciò mi ha portata a valutare punti di vista diversi sperimentandomi in discipline apparentemente lontane tra loro ma che mi hanno permesso di coglierne le sfumature: a partire dalle discipline musicali – fondamentali per una ballerina che voglia comprendere il modo così complesso della musica e della ritmologia orientale – fino alle arti teatrali e teatrodanza, il Movimento Funzionale, la ginnastica posturale, la Programmazione Neurolinguistica, lo stretching e le tecniche di rilassamento, lo Yoga e l’Energy Training… Il mio intento è quello di far convergere tutte queste conoscenze a servizio della Danza Orientale. Da qui nasce il Functioncraft, un Metodo che lavora sul corpo in maniera completa e che, tramite il rilassamento psicologico e sensoriale raggiunge una più completa capacita di movimento con una minore fatica e più velocemente rispetto ai molti metodi tradizionali.
Il Functioncraft dunque unisce l’arte al lavoro funzionale sui muscoli e parte dalle tecniche di respirazione per giungere ad un modellamento completo del corpo e ad un benessere psicofisico più profondo.
6) Si fa spesso riferimento alla musicalità e alla ritmologia nelle danze orientali. Quanto sono importanti questi elementi nell’insegnamento?
A mio avviso questi elementi sono fondamentali per un corretto approccio alla danza orientale, soprattutto se la si intende affrontare a livello professionale. Armonia e ritmo costituiscono, infatti, gli elementi chiave che un professionista dovrebbe conoscere in maniera approfondita per svolgere correttamente il proprio lavoro. Infatti, la musica orientale rappresenta un universo molto complesso, basato su regole molto precise, per cui una ballerina dovrebbe partire dall’analisi approfondita della struttura armonica e ritmica dei brani prima di poter creare le proprie coreografie. Per questo motivo il mio piano didattico include anche un lavoro specifico rivolto allo sviluppo della musicalità, attraverso lo studio degli elementi basilari di solfeggio, armonia e ritmo, includendo una parte di pratica alla darbuka applicata ai movimenti della danza.
7) Invece cos’è l’Oriental Function Stretching (oppure Oriental Power Stretching)?
L’Oriental Functional Stretching è una nuova sottodisciplina della Danza Orientale che trae spunto dai miei ultimi aggiornamenti negli Stati Uniti e che ho recentemente lanciato con successo in alcune delle scuole presso cui insegno ad Alcamo, Corleone e Marsala Si tratta di un’impostazione innovativa della lezione basata sul metodo Functioncraft e si realizza attraverso esercizi che favoriscono l’allungamento dei muscoli, lo scioglimento delle tensioni e delle contratture, la riattivazione di alcuni importanti punti energetici, il miglioramento della circolazione e dell’ossigenazione cerebrale e di tutti tessuti. La lezione è indirizzata in maniera specifica alle donne che soffrono di stress, di dolori muscolari e articolari dovuti alla cattiva postura o ad un mancato esercizio fisico e a chi ha semplicemente voglia liberarsi dalle tensioni e dalle rigidità, per raggiungere una maggiore serenità a livello psicofisico.
8) Perché si dovrebbe provare questa nuova esperienza?
Suggerisco alle donne di qualsiasi età di provare questa disciplina poiché si tratta di un’esperienza sensoriale nuova, studiata per rispondere alle esigenze e alle richieste avanzate dalla maggior parte delle donne che fanno attività fisica negli ultimi anni, un’esperienza coinvolgente e capace di riattivare i flussi vitali spesso bloccati dalla vita stressante e frenetica nella società di oggi.
9) Grazie per il tempo dedicatoci
Grazie a lei.