In manette anche un consigliere comunale di Castelvetrano, Lillo Giambalvo. Arrestato anche il genero del boss Filippo Guttadauro.
C’è un consigliere comunale, due fratelli noti ristoratori, un ex galeotto auto dichiaratosi prigioniero di Stato quando stava in cella, c’è il nipote acquisito di un boss mafioso di rango come Matteo Messina Denaro e poi altri soggetti più o meno legati all’organizzazione mafiosa.
Stanotte i carabinieri del Ros e del nucleo operativo hanno tagliato una buona fetta di favoreggiatori della latitanza di Matteo Messina Denaro. In manette è finito il consigliere comunale di Articolo 4, Lillo Giambalvo che da poco tempo era subentrato in aula ad altro consigliere nominato assessore.
A Castelvetrano è tornato in manette Peppe Fontana, soprannominato Rocki, amico di vecchia data del boss latitante, ed ancora sono stati arrestati i fratelli Cacioppo, Leo e Saro, titolari di una pizzeria, e poi Fabrizio Messina Denaro (detto Elio), nessuna parentela col latitante, Vito Tummarello, Luciano Pasini e Giuseppe Tranchida. Ma è a Palermo che i carabinieri hanno assestato un duro colpo al clan Messina Denaro. È stata colpita la sua famiglia. In cella è finito il genero del boss Filippo Guttadauro, ossia Luca Bellomo, sposato con Lorenza Guttadauro, figlia di Filippo e nipote del super boss Matteo Messina Denaro. Filippo Guttadauro è il cognato del latitante per averne sposato la sorella, Rosalia.
Appena pochi mesi addietro a finire in cella era stato anche Francesco Guttadauro, nipote prediletto di Matteo Messina Denaro, anche lui figlio di Filippo e dunque cognato di Bellomo. A Palermo in stato di fermo anche Giuseppe Vitale.