Libera Castellammare e Castello Libero sugli incendi dolosi:”Temiamo una crescente diffusione di una cultura violenta”

 Logo_LiberaCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Il presidio “Piersanti Mattarella” di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e l’associazione Castello Libero si esprimono sugli incendi dolosi che hanno interessato Castellammare del Golfo negli ultimi mesi: “Tali attentati ai danni di automobili, case, attività commerciali, veicoli da lavoro e altro – spiegano – segnalano una propensione sempre più spinta di alcuni soggetti a “risolvere” questioni di vario tipo attraverso atti violenti e intimidatori; molti di questi atti, negli ultimi anni, sono stati messi in pratica da soggetti direttamente collegati con la locale cosca mafiosa – come è stato appurato nel corso del processo Crimiso – e per scopi funzionali agli interessi mafiosi. Altri casi, invece, sono ancora tutti da decifrare, così come sono ancora da individuare i responsabili.”

“L’aumento di episodi di questo tipo fa temere una crescente diffusione nella popolazione di una cultura della violenza, dell’arroganza e della prevaricazione – tipica delle organizzazioni mafiose – in cui prevale il più forte e soccombe il più debole. A questa cultura incivile e barbara, Libera e Castello Libero – sottolineano – cercano di contrapporre la cultura della convivenza civile, della non violenza, della corresponsabilità sociale, cercando di condividere gli sforzi con tutte quelle persone, associazioni, istituzioni che sono quotidianamente impegnate nella medesima sfida di crescita culturale e sociale.”photo

“Alla luce degli ultimi episodi violenti, è nostro dovere di cittadini impegnarci ancora di più nella diffusione di valori sociali più sani e giusti di quelli veicolati da chi pensa di essere scaltro distruggendo un bene altrui. Invitiamo pertanto i cittadini, le associazioni, le istituzioni locali e qualunque altro soggetto pubblico o privato a mobilitarsi per contrapporre alla cultura della distruzione e della morte la cultura della costruzione comune e della vita.”

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.