Da Terra a Terra: l’iniziativa 5 stelle per l’immigrazione

Ignazio CorraoALCAMO. Nel pomeriggio del 20 gennaio si è tenuto ad Alcamo un incontro al Collegio dei gesuiti a cui hanno partecipato importanti personalità che si interessano dei problemi dell’immigrazione; all’incontro era presente I.Corrao europarlamentare europeo.

Il convegno sull’immigrazione  dal titolo “Da terra a terra”, è stato  organizzato dagli attivisti del Movimento di Grillo. “Il tema dell’immigrazione non è mai stato considerato prioritario nell’agenda politica internazionale ed i risultati sono quelli di una continua emergenza. La proposta più auspicabile, su cui in Parlamento Europeo stiamo cercando di trovare convergenza tra i vari gruppi, è quella di creare un sistema che individui e si occupi dei corridoi umanitari”. Queste le dichiarazioni dello stesso  Ignazio Corrao.

Presenti oltre i due portavoce M5S in Europa Ignazio Corrao ed all’Ars Valentina Palmeri anche la consulente legale Elena Muscaglione; l’avvocato esperto di diritto dell’immigrazione Anna Maria La Rocca; medici ed esponenti dell’Asp di Trapani: la dottoressa Loredana Colomba ed il medico Di Martino ed il mediatore culturale Atika Chaif. Tracciato il punto dell’attività svolta sia in Parlamento Europeo, da Corrao, che nell’ambito delle commissioni di cui è componente, tra le quali quella Sviluppo e quella sui diritti civili.

“Non potendo dialogare con la Libia, non avendo la stessa un governo con cui interloquire, stiamo cercando di intervenire, attraverso la politica di vicinato, per il tramite di paesi come L’Egitto, Marocco, Tunisia nei quali si è venuta a creare una situazione di stabilità che lascia ben sperare. Non si può pensare  che gli stanziamenti dell’Europa, circa 3 milioni di Euro al mese di Triton rispetto ai 9 di Mare Nostrum,  siano sufficienti a prevenire tragedie del mare ed affrontare gli sbarchi in modo adeguato. Stiamo quindi richiedendo uno sforzo economico maggiore ai singoli stati membri. Ma perché ciò accada bisogna elaborare e mettere in atto azioni condivise da tutti gli stati, finalizzate a predisporre regole comuni volte a regolare flussi. In sostanza bisognerà evitare che il migrante intento a raggiungere un determinato stato europeo rimanga bloccato, per lungaggini burocratiche o per cavilli giuridici, nello stato di approdo”.

 Posta particolare attenzione a quella che chiama la mala gestione dell’accoglienza degli immigrati,  l’eurodeputato alcamese ha raccontato di essere stato  a fare un’ ispezione al Cara di Mineo nel catanese dove  a parte i problemi ad entrare, ha  visionato insieme ad altri, non solo le reali condizioni di vita dei migranti ospiti, ma anche e soprattutto le carte relative alla gestione. Documenti al momento al vaglio degli inquirenti che stanno indagando sul presunto legame tra l’inchiesta romana di mafia capitale e la gestione degli appalti in tema di immigrazione in Sicilia al Cara di Mineo.

 

 

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