Vigile alcamese aggredito mentre prestava servizio. Pasticcio del Comune di Alcamo, non sarà parte civile al processo

polizia municipaleALCAMO. Il Comune di Alcamo non si è costituito parte civile al processo che vede imputato l’ alcamese, G.C., accusato di aver aggredito un vigile urbano mentre esercitava le proprie funzioni. La notizia ha dell’incredibile ma, probabilmente per un pasticcio all’ufficio legale, il Comune a quel processo non ci sarà.

I fatti risalgono al 24 Settembre del 2012, quando un vigile urbano P.G.A., di anni 55, è stato aggredito da G.C. perchè intento a prendere una multa all’auto della moglie parcheggiata in tripla fila. Il vigile dopo aver subito alcuni pugni dall’aggressore è stato condotto presso l’Ospedale di Alcamo, dove gli è stato diagnosticato una frattura al setto nasale. L’aggressione avvenne nella trafficata Via Pia Opera Pastore di Alcamo.

Proprio qualche giorno dopo si tenne un’assemblea dei Vigili di Alcamo per esprimere solidarietà al collega. In quell’occasione, erano presenti anche il Sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre, l’Assessore alla Polizia Municipale di Alcamo, Massimo Fundarò e Segretario SILPoL della Provincia di Trapani, Tonino Pumo. Già da allora la presenza del Comune di Alcamo e la volontà di partecipare al processo sembrava già scontata.

I fatti, però, oggi dimostrano altro. Il Comune di Alcamo non parteciperà al processo, per una probabile disattenzione avvenuta all’interno della macchina burocratica comunale. Infatti, il giudice non ha accettato la richiesta di costituzione come parte offesa in quanto il documento non era firmato dal primo cittadino. Da alcune indiscrezioni pare che il Comune di Alcamo sia già pronto a stilare una memoria difensiva per farsi riammettere come parte civile al processo.

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.