MARSALA. Sono stati arrestati 5 ospiti della comunità “borgo della pace” a marsala a seguito di una violenta rissa avvenuta la notte tra il 26 e il 27 gennaio. La lite pare sia avvenuta per futili motivi a colpi di calci e pugni, solo l’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio. In manette sono finiti Okoebu Mathew, 23enne; Isac Goodnews, 22enne; Agbonhese Blessed, 23enne; Agbonkhese Sile, 22enne; Oziegbe Omehaka, 36enne.
Ad avvertire i militari è stato lo stesso personale del centro d’accoglienza che segnalava una rissa in atto tra 5 ospiti stranieri. Giunti sul posto, i Carabinieri di San Filippo già dall’esterno della struttura hanno sentito forti grida provenire dall’interno nonché dei vetri infrangersi. Pertanto, una volta superato l’ingresso, nella sala mensa, hanno trovato i cinque cittadini nigeriani che litigavano in maniera violenta tra loro tirandosi calci e pugni. I ragazzi pur essendosi accorti della presenza dei Carabinieri, hanno continuato a picchiarsi costringendo i militari a dividerli fisicamente non senza difficoltà, data l’aggressività da loro mostrata, e con l’ausilio di altre pattuglie nel frattempo giunte sul posto.
Dopo aver riportato la calma e con la situazione sotto controllo, i Carabinieri hanno constatato che tre di loro necessitavano di cure mediche, in quanto uno zoppicava vistosamente mentre altri due presentavano escoriazioni e contusioni, conseguenza della lite. Pertanto, prima di essere accompagnati presso la caserma, sono stati fatti visitare da personale sanitario della locale Guardia Medica e del Pronto Soccorso, che riscontrava lesioni per 3, 7 e 10 giorni.
Una volta completati tutti gli accertamenti del caso, quindi, i cinque arrestati sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Stazione di San Filippo e della Compagnia di via Mazara, in attesa dell’udienza di convalida del giorno successivo, all’esito della quale il giudice lilybetano ha avallato l’operato del personale dell’Arma dei Carabinieri senza applicare alcuna misura cautelare: i 5 stranieri, però, sono in attesa di essere trasferiti in altri centri nella provincia di Trapani, con lo scopo di evitare ulteriori tensioni.