Il Rotary Club di Castellammare del Golfo Segesta Terre degli Elimi, presieduto da Clelia Anania, con il Rotaract presieduto da Salvatore Ippati, l’Interact, il Centro Studi ed Iniziative Sociali Europee presieduto da Filippo Nobile, lo Studio Clinico Pedagogico Victor, di Filippo Nobile e di Vincenzo Bussa, oltre che di alcuni autorevoli professionisti del territorio trapanese e palermitano, hanno presentato, ieri, presso la Sede del Club, in Piazza Madonna delle Grazie a Castellammare del Golfo, la mostra fotografica, curata dal nobile barone Comm. Pierfrancesco Mistretta, dal tema “Il terremoto del Belice: 1968”.
La mostra rimarrà aperta, anche oggi e domani dalle 10.30 alle 12.30 per quanti vorranno rivivere, con gli scatti del giornalista Mistretta, i terribili momenti che hanno scosso l’opinione pubblica mondiale nel 1968.
Relatore della serata è stato il Prof. Roberto Calia, antropologo, che ha relazionato, con la sua consueta puntualità e la sua non comune preparazione, su “I terremoti nella storia della Trinacria”.
La serata è stata introdotta della presidente Clelia Anania che, tra le altre cose, ha affermato “nonostante il disagio, il dolore e la preoccupazione di quei momenti di dramma e distruzione, molti di noi, portano impresso nella mente il ricordo indelebile della grande solidarietà che legava le famiglie dei nostri paesi pronte ad aiutarsi e a sostenersi. Ed è alla stessa solidarietà che continuiamo a fare appello oggi, affinché attraverso una forte coesione sociale si possa affrontare la grave congiuntura vissuta dalla nostre comunità e dalla comunità internazionale. Quelle lacrime devono aiutarci a comprendere più a fondo il nostro passato, traendone insegnamento per il futuro. Papa Francesco ha detto, recentemente, «Chi non sa piangere non può essere un buon cristiano»”.
A conclusione della serata la proiezione di due chicche giornalistiche: due inedite interviste ai sindaci del tempo, realizzate pochi anni dopo il dramma per l’emittente televisiva Tele Alpa, diretta allora dallo stesso Mistretta. Si tratta delle interviste a Mariano Milana, allora sindaco di Alcamo e a Ludovico Corrao, sindaco di Gibellina ed uno dei più importanti uomini di cultura del 1900.